Si sente spesso parlare di software libero. Esploriamone il significato:

Il software(o applicazione) è un insieme di istruzioni create da programmatori per dialogare con la macchina (hardware).

I programmatori o le software-house possono distribuire questo codice con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e/o studiarne i contenuti, modificarlo e redistribuirlo;

Queste caratteristiche, lo contrappongono al software proprietario, freeware, opensource.

leggiamo di seguito cosa si trova su wikipedia.org

 

La licenza d’uso del software libero permette di:

  • eseguire il programma per qualsiasi scopo;
  • accedere alla struttura interna del programma (codice sorgente), studiarla ed eventualmente modificarla;
  • ridistribuirlo in un numero di copie illimitato.

La licenza d’uso pone in genere i seguenti vincoli, di cui i principali sono:

  • gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle versioni modificate, lasciando intatto il loro copyright;
  • non è possibile applicare una licenza d’uso incompatibile con la licenza originaria o che vada contro le norme della licenza stessa. Per esempio chiunque può riemettere del software rilasciato sotto LGPL usando la licenza GPL (tale operazione è anche chiamata upgrade della licenza), mentre non è possibile fare il contrario (naturalmente se non si è il detentore unico del copyright);
  • normalmente, nella licenza, vi è una clausola che sancisce la non usabilità del software se non si rispetta la licenza d’uso o se una o più norme della stessa licenza non sono valide per termini di legge;
  • quando si distribuisce un binario occorre o distribuire insieme anche i sorgenti o garantire per iscritto la possibilità a tutti gli utenti di venirne in possesso dietro richiesta ed al solo costo del supporto

 

Le "quattro libertà" 

Secondo Richard Stallman e la Free Software Foundation da lui fondata, un software per poter essere definito libero deve garantire quattro "libertà fondamentali":

  • Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo (chiamata "libertà 0")
  • Libertà di studiare il programma e modificarlo ("libertà 1")
  • Libertà di copiare il programma in modo da aiutare il prossimo ("libertà 2")
  • Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio ("libertà 3")

per ulteriori approfondimenti vi rimando alla pagina di wikipedia sul software libero

Software libero, proprietario, licenze, opensource

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĂ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *